Tra i meandri segreti del soffitto
serpeggiano i canali, d’aria intriso,
come vene che il respiro del palazzo
portano, nei giorni caldi e nei piรน frizzi.
Silenziosi artigiani, con cura infinita,
scivolano nelle ombre, la lanterna amica,
a controllare ogni giunto, ogni piega,
dove la polvere s’annida, con fatica.
Li vedi, sospesi, nei cunicoli stretti,
con gli occhi attenti, come vecchi saggi,
a scrutare le viscere del ferro e del vetro,
riparando con amore antichi messaggi.
Un soffio di vento, un sussurro leggero,
si levano dal cuore dei condotti ripuliti,
mentre gli arnesi brillano al chiaro di luna,
nei gesti lenti e precisi, quasi infiniti.
Con spazzole e panni, con cura infinita,
cancellano lโombra, riportano la vita,
e l’aria che passa, fresca come rugiada,
ringrazia quegli angeli del cielo e della strada.
Ogni vite serrata, ogni canale pulito,
รจ una promessa di purezza, di respiro rinato.
Nella danza dei tecnici, in quell’arte gentile,
il palazzo s’illumina, lโaria diventa fine.
Sono i custodi del soffio, gli eroi nascosti,
che con pazienza, con impegno, con fatica,
ridonano al mondo la freschezza perduta,
in una sinfonia dโaria pura e mai stanca, mai finita.
